Sembra un post (noioso) di economia. Ma è un post che parla di democrazia

Oggi praticamente tutti i mezzi di informazione italiani dicono che il Pil americano è diminuito (nel primo trimestre 2025) a causa dell’aumento delle importazioni.

Ma si tratta di un colossale errore.

Vediamo perché IN 5 domande e risposte.

1) SU COSA SI BASANO PER DIRLO?

Sull’identità contabile fondamentale della macroeconomia:

Tutto quello che viene prodotto da un paese in un certo arco di tempo (Pil) va necessariamente da qualche parte:

o viene consumato ( C)

o viene investito (I)

o comprato dal settore pubblico (G)

o venduto all’estero (ESP).

(alla celebre formula manca un pezzo ma siccome è quello cruciale ci arriviamo dopo).

2) MA QUESTA FORMULA COS’È?

Non indica nessuna relazione causa-effetto.

E’ una semplice identità contabile.

Sono due modi di vedere la stessa cosa, cioè il Pil). O la si vede con gli occhiali dell’offerta ( = la produzione) o da quelli della domanda.

Tutte quelle componenti vengono determinate da altre cose: la produzione da capitale, lavoro e produttività; i consumi e gli investimenti dal reddito disponibile e dal tasso di interesse, e così via.

3) OK, MA LE IMPORTAZIONI?

In quello che viene comprato per essere consumato ( C), comprato per essere investito (I) o comprato dal settore pubblico ( G), ci sono:

a) beni e servizi prodotti all’INTERNO del paese

b) beni e servizi prodotti all’ ESTERNO del paese ( = le importazioni).

Il punto b) non fa parte del Pil, per un motivo molto semplice: il Pil riguarda solo quello che è stato prodotto all’INTERNO del paese.

Ecco perché – per far rispettare l’identità contabile ( = “tutto quello che viene prodotto deve andare da qualche parte”) alla formula di cui sopra dobbiamo sottrarre le importazioni ( = IMP)

Quindi;

Y = C + I + G + ESP – IMP

4) QUINDI NON E’ VERO CHE SE AUMENTANO LE IMPORTAZIONI DIMINUISCE IL PIL?

No, non è vero. L’aumento delle importazioni – DI PER SE – non ha impatto sul Pil.

Proprio perché un aumento delle importazioni si conta già nell’aumento dei consumi (o degli investimenti o della spesa pubblica) ma viene poi “sterilizzato” con quella sottrazione perché si tratta di roba non prodotta nel paese.

Lo può avere se, a seguito di questo aumento strutturale, la produzione nel tempo diminuisce. Ma “nel tempo” non vuol dire certo nello spazio di un trimestre, o spesso neanche di un anno.

5) E PERCHÉ DICEVI CHE NON È UN POST DI ECONOMIA?

Perché informare in modo sbagliato su dati (economici o di qualsiasi tipo) che hanno una rilevanza così cruciale nel dibattito politico e nella formazione del consenso, significa distorcere la realtà e modificare in modo del tutto errato la percezione degli elettori.

E l’ultima volta che ho controllato, questo non riguardava l’economia.

Ma la qualità – e se continuiamo così pure la quantità – della nostra democrazia.

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