Sulla riscossione, si conferma il Meloni versione-Draghi. Per fortuna.

Nella delega fiscale approvata alla Camera c’erano alcune norme per rendere più veloce ed efficace la riscossione delle tasse nei confronti degli evasori.

Si trattava di cose di assoluto buon senso, e sono parte del motivo per cui abbiamo votato a favore della delega fiscale.

Tra queste, la più eclatante – che era tuttavia passata sotto silenzio – era l’accelerazione del pignoramento dei conti correnti degli evasori.

Per “coprirla”, Salvini ha dovuto fare l’ennesima sparata populista sul condono. Ma non è riuscito ad evitare che gli chiedessimo “che senso ha dire che non vuoi far pagare le tasse agli evasori se 48 ore prima hai approvato una norma che rende più veloce andare a pignorare i loro conti correnti?”.

Tra imbarazzi diffusi, la maggioranza annunciò a mezza bocca che al Senato avrebbe cambiato quella norma. Noi di Italia Viva, con un emendamento-provocazione, gliene avevamo anche dato l’opportunità, presentando addirittura noi l’emendamento soppressivo. Come per dire: “facci vedere se sei il Meloni-Draghi o il Meloni-Salvini”.

Vi va di vedere com’è andata a finire?

L’emendamento-provocazione di Italia Viva è stato respinto, come potete vedere in questa foto.

E la norma in questione è rimasta assolutamente intatta, come dimostra questa seconda foto.

I cambiamenti di pura forma infatti sono stati due:

a) hanno sostituito la parola “automazione” con il suo sinonimo “informatizzazione”, per quanto riguarda i pignoramenti

b) hanno aggiunto la parola “semplificazione”, che se possibile rende i pignoramenti ancora più semplici.

(Non ho volutamente considerato come modifica l’aver aggiunto che comunque vanno mantenute le tutele del debitore, perché assolutamente ridondante: nessuno le aveva tolte).

A beneficio di alcuni, nella terza e quarta foto trovate anche le definizioni da vocabolario di “automazione” e “informatizzazione”, in modo che la situazione sia ancora più chiara.

Quindi, al solito le chiacchiere stanno a zero. Sulla riscossione, come su molto altro, ci sono da una parte le sparate populiste e dall’altra ciò che in silenzio si approva in parlamento.

E, grazie a Dio, sono due cose molto diverse.

Noi nel frattempo continuiamo a pensarla allo stesso modo: è giusto che il fisco diventi efficiente, ma deve prima di tutto diventare più leggero e più semplice per chi lavora e produce.

Vediamo se il governo Meloni riuscirà in questo compito, o se si limiterà a rendere più efficace la riscossione.

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