Le leggende italiane: il caso dell’austerità

UN VIAGGIO A PUNTATE NELLE LEGGENDE ITALIANE.

PUNTATA 1: abbiamo davvero tagliato la spesa corrente?

Se a tutti i cittadini italiani chiedessero se in Italia, nel decennio scorso, c’è stata austerità nei conti pubblici, probabilmente più del 95% risponderebbe di sì.

È stato questo, infatti, il mantra ripetuto costantemente da organi di informazione, opinionisti, politici. E sulla base del quale si sono formati gli orientamenti di voto degli italiani.

Non esiste una definizione univoca di “austerità”, essendo stato un concetto utilizzato soprattutto come slogan.

Ma non credo ci discostiamo molto dalla realtà se la definiamo come una situazione in cui si impone ad uno stato di ridurre la sua spesa corrente (poiché, invece, tutte le raccomandazioni internazionali hanno sempre consigliato l’aumento della spesa in conto capitale).

E allora andiamo a vedere come si è comportata la spesa corrente nel decennio scorso: togliamo gli interessi sul debito (perché essi non sono una variabile di scelta del governo, ma sono determinati dalle condizioni di mercato e dallo stock pre-esistente di debito) e quindi guardiamo alla “spesa corrente primaria”. (Fonte: Istat).

Escludiamo il 2020 per ovvie ragioni (Covid).

Il primo grafico è quello più semplice: l’ammontare in euro di spesa corrente primaria, che dal 2009 al 2019 e’ aumentata di 92,65 miliardi (+14,1%).

Tuttavia questa misura è imperfetta, perché non considera ne’ la dinamica del reddito nazionale ( = Pil) ne’ l’inflazione.

Il secondo grafico allora mostra l’andamento della spesa corrente primaria in rapporto al Pil: sebbene con qualche minima variazione (un punto percentuale in su o in giù) è rimasta sostanzialmente allo stesso livello.

Il terzo grafico mostra l’andamento della spesa corrente primaria in termini reali ( = usando cioè il deflatore del Pil per tenere conto degli aumenti di prezzo): l’aumento complessivo è del 3,13%, quasi tutto realizzato tra il 2018 e il 2019 (mentre prima l’andamento era pressoché costante).

La conclusione è pertanto molto chiara: l’aggiustamento fiscale dello scorso decennio non si è realizzato riducendo la spesa pubblica corrente.

Ma allora – visto che il deficit si è indubbiamente ridotto – cosa è successo?

Per questo, aspettate le prossime puntate…

Lascia un commento