Newsletter #24

18 marzo – 7 aprile

Cari amici,

 bentrovati con il consueto appuntamento della newsletter. 

Dall’ultima che vi ho spedito ho avuto modo di girare molto per il Paese, ascoltando le nostre comunità locali che sono vive, vivaci e in azione. Sono stato a Prato  con Nicola Danti, in una sala gremitissima a parlare del con la comunità che darà vita al nuovo partito liberal-democratico: non solo Italia Viva e Azione ma libdem, cattolici, riformisti liberali. A Omegna (VCO) dove c’è una squadra liberal-democratica meravigliosa per le elezioni amministrative di maggio a sostegno di Mario Cavigioli. A Brescia con la comunità liberale, democratica e riformista per una bella discussione su fisco, politica e il percorso verso il partito unico dei riformisti. 

In Aula alla Camera invece ho avuto modo di dire ciò che penso sul DL Cessione Crediti facendo la dichiarazione di voto sulla fiducia a nome del Terzo Polo. Compresa l’ultima cialtronata in extremis inserita dal Governo, riguardante i titoli di stato. Visto che c’ero ho avuto anche l’occasione per smentire una volta per tutte le due bufale che continuano a girare sul Superbonus 110%, ossia che avrebbe avuto un forte impatto sull’aumento del PIL e che stia aiutando non poco la transizione ecologica. Parlo di cifre e dati certi, quindi non ho la pretesa che entrino nel dibattito. Purtroppo. 

Ovviamente non vi sarà sfuggita la polemica che è divampata sulla stampa e nei talk show a proposito del PNRR innescata dalle parole del Ministro Fitto all’evento organizzato dalla Corte dei Conti in cui veniva presentata la relazione semestrale sull’impiego dei fondi di Next Generation EU. A quell’evento ho partecipato anche io fra i relatori e ho colto l’occasione per ricordare ai molti dei miei colleghi politici cos’è in realtà il PNRR e cosa ci insegna questa polemica. Spoiler: ci insegna che non è vero che basta spendere soldi pubblici per risolvere i problemi del Paese. 

Arriviamo alla delega fiscale. Ne ho parlato con la Stampa e il Corriere della Sera, spiegando che essendo per un buon 90% una copia esatta della Delega Fiscale del Governo Draghi (che contribuimmo a scrivere nella scorsa legislatura) non abbiamo nessun problema a votarla. Ma, c’è un ma. A patto che vengano tolte le bandierine populiste di Salvini. Giro a voi una preghiera “aperta” che ho rivolto un po’ a tutti: non cadiamo nel tranello di Salvini e Meloni, non ci facciamo trascinare in un dibattito surreale sulla flat tax. Anche perché, banalmente, non c’è nessuna flat tax di cui discutere. Rischiamo di fare la fina del dibattito su “POS sì / POS no”. A proposito, sapete come è finita? Ve lo dico qui. 

Chi mi segue sa bene che non mi arrenderò mai ad una politica fatta da curve di ultrà contrapposte che si gridano slogan. E contro questo modo di intendere la politica abbiamo presentato nella sala stampa della Camera le nostre proposte su sanità, industria 4.0, dissesto idrogeologico e salario minimo. Proposte rivolte tanto al governo quanto alle altre opposizioni. Confrontarsi sul merito delle proposte archiviando le reciproche delegittimazioni è l’unico modo di fare bene quello per cui siamo stati eletti. Segnalo anche che in Commissione Esteri è iniziato l’esame della nostra proposta di legge per ratificare la riforma del MES: ora il governo sarà chiamato a decidere in maniera ufficiale senza più nascondersi dietro alibi populisti.

Rientrando a Roma dalle mie varie tappe sul territorio ho partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Ferrara alla presenza del Presidente della Repubblica. Ho ascoltato con attenzione il discorso della studentessa-ribelle e qui vi spiego perché non ho applaudito.

Prima di lasciarvi con l’elenco delle trasmissioni tv e radio alle quali ho partecipato, ne approfitto per fare a voi e ai vostri i miei migliori auguri di una felice Pasqua di Resurrezione. 

Potete rivedere e riascoltare le mie interviste a:
1) Superpartes Canale5 
2) Agorà Rai3
3) Radio InBlu2000
4) Fanpage.it 

Un abbraccio, 
Luigi. 

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